Bramosia

Non è facile definire il senso della bramosia visto che l'avidità umana a volte riesce a raggiungere dei livelli inimmaginabili. Chi può essere definito come una persona avida? Lui che desidera la felicità, più soldi, una villa con la piscina a pochi passi dal mare o una macchina di lusso? Con l'avanzare dell'età cominciamo a capire meglio i valori veri della vita, ma per poter fare lo stesso giudizio anche da giovani occorre avere dei fondamenti giusti; la casa si costruisce dalle fondamenta e non dal tetto.

 

C'era una volta il re Mida. Era un figlio adottivo e regnava la regione di Frigia. Vive in un palazzo enorme, circondato con le ricchezze immense e coccolato dalla servitù. Era ricchissimo, ma considerava il suo tesoro principale la sua figlia Zoe. In un'occasione gli è stato offerto di scegliere un qualsiasi dono. E visto che aveva quasi tutto, ha chiesto di poter trasformare qualsiasi cosa in oro con un semplice tocco della mano. In poco tempo tutto attorno a lui è diventato oro puro, ma questa sua capacità aveva degli inconvenienti. Non mangiava più; appena toccava una mela, questa diventava d'oro. Per la stessa ragione non riusciva nemmeno a bere. Era sempre più da solo. Ed un giorno è venuta la sua figlia, il suo tesoro più prezioso, che gli si è buttata nel abbraccio e all'istante diventata d'oro. Per sempre sono rimasti immobili il suo ultimo sorriso e le mani nella posizione dell'ultimo abbraccio.

 

L'uomo è pronto di essere il re Mida? Anche per un giorno solo? Di perdere le cose che ama di più per una cosa che ha un valore soltanto apparente? E perché? Per il desiderio di trasformare tutto in oro, oppure perché non si accontenta di quello che ha ma desidera di avere sempre di più? Una volta esistevano i castelli meravigliosi, ed oggi ci sono delle ville che provocano l'invidia. Le ville con i dettagli allucinanti, soltanto per attirare l'attenzione e per far parlare di loro. Tale villa con la piscina ed un giardino enorme e curato e la Ferrari parcheggiata nel box sono la sostanza ed il succo della vita?

 

A volte le persone non sono nemmeno coscienti del fatto che sono infetti della bramosia. Cercando di avere sempre di più entrano nel vortice dell'imprudenza, negligenza e insolenza. Davanti ad una vetrina di un negozio con i giocatoli: papà, voglio questa nuova bambola! Si, ho già una decina di bambole, ma questa ha i capelli rossi e l'abito nero. Qui inizia il ruolo dell'educazione dei genitori. Si figlia mia, te la compro, e la risposta più semplice perché evita le ulteriori discussioni e le sforzo necessario di spiegare i valori base. E la figli già domani vorrà un'altra bambola. Perché può essere apparentemente costoso spiegare che ha già 10 bambole e che ci sono delle bambine che non hanno nemmeno una, o forse non hanno da magiara.

Raramente si trovano le persone avide tra coloro che possiedono poco, perché quello che hanno apprezzano, rispettano e difendono con la propria esistenza. Ma la bramosia è ambigua e come un ladro ti aspetta dietro l'angolo, per tentarti nelle situazioni più diverse. E quando aspetti di meno, ti prende, ti affascina, ti porta sulla strada sbagliata. E così sul palcoscenico della vita ti inginocchi davanti a questo vizio, senza nemmeno accorgerti che sei finito nella trappola. Diventi una persona nuova, diversa. Ma se stai attento, potrai stare sul palcoscenico in piedi, eretto. Tu sarai quello che tiene la chiave, le porte si apriranno con un sorriso, soltanto per te.

 

L'avidità proviene dall'antichità, perché con la nascita del uomo, nasce anche il bene ed il male (comunque da non trascurare anche l'influenza dell'ambiente circostante). Noi tutti commettiamo degli errori, dai quali si spera di imparare a non ripeterli. La prima volta è un errore, ma la seconda volta diventa una scelta. Si dice che in ogni persona ci sono due lupi; uno buono ed uno cattivo. Da noi dipende quale di loro alimenteremo. Perché lui ci accompagnerà per tutta la vita. Pertanto, facciamo la nostra scelta in modo accurato.

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